🔍mappa interattiva, tocca sui landmark per cambiare settore o area.
Indagine è una via di arrampicata Trad aperta a seguito delle indagini cui sono stato sottoposto nel 2023 (leggi post nella sezione crediti sotto) ho voluto scalare aprendo una nuova via clean per esorcizzare la situazione paradossale: da un lato associazioni ambientaliste e archeoclubs ignoranti in materia di alpinismo, irrispettosi del suo valore etico, sociale, storico (l’alpinismo è una cultura iscritta tra le discipline più nobili della nostra società dal 1850) mentre dall’altro me medesimo, un ambientalista sfegatato incolpato ingiustamente da un’associazione ambientalista o archeoclub di turno di essere un deturpatore. Per chi pensa che l’arrampicata sia un’attività irrispettosa per l’ambiente e la storia, credo invece sia il contrario, è un’attività nobile che può solo valorizzare, far crescere un territorio, accendere l’interesse per la storia, la natura, avere una consapevolezza ambientale, lo si fà e lo facciamo insegnandolo sin da piccoli ai nostri figli.
Ma poi noi arrampicatori… climbers… alpinisti… abbiamo meno dignità di un escursionista …di socio del vostro archeoclub o associazione ambientalista di turno? Anche noi viviamo e apprezziamo questi posti archeologici e naturalistici e credetemi li rispettiamo meglio di molti altri, ve lo abbiamo provato e lo continueremo a fare… Eppure viviamo nella vostra società insieme, la stessa società in cui è meglio mettersi l’uno contro l’altro a farsi la guerra …al posto di COLLABORARE.
Indagine è una via per chi sa piazzare protezioni mobili, adatta quindi a alpinisti più che climbers particolarmente esperti che hanno maturato tanta esperienza, addestramento e formazione. Essendo aperta recentemente si raccomanda la massima attenzione, sopratutto sui tiri più facili dove la roccia ha ancora bisogno di passaggi di scalatori e ripetizioni. Roccia in definitiva nel suo complesso di buona qualità che offre bei passaggi panoramici e in molti casi expo.
Indagine è localizzata direttamente sul mare, anzi e’ proprio esposta a balconata su questa infinita distesa blu, godendo della frescura della sua brezza. Siamo in un posto spesso ventilato, ma anche spesso molto ventilato (attenzione ai venti superiori ai 20 nodi!) con un po’ di fortuna e valutando preventivamente le condizioni sia del vento che dell’ombra si potra’ salire la via anche nei mesi caldi. Sconsigliata la frequentazione in piena estate per il caldo afoso ma anche per l’accessibilita’ del posto, i vacanzieri non vi daranno vita facile sia sulla statale che ai relativi parcheggi.
Indagine( su un cittadino al di sopra di ogni sospetto)| 165 m |V obb |VII max| L6 R2 | I|TD+ | |||||
---|---|---|---|---|---|
Difficoltà | Metri | Descrizione | Bellezza | ||
L1 R1 | III | 30 | Traverso quasi a Pelo d’acqua, dalla cengia di Blu (via adiacente a sinistra) Roccia buona e fessurata, molto proteggibile con ogni misura di friends medio grande. Sosta comoda e ultraspaziosa su balconata. Sosta su clessidre dove sono già predisposti due cordoni. | ★★☆☆☆ | |
L2 R2 | IV+ | 55 | Placca fessurata e spigolo, seguire i Chiodi (5) possibile continuare integrando i propri oppure ci si protegge successivamente con Friends: utili Rosso, Giallo, Viola e blu totemcam o equivalenti..Sosta su spit Fix o se preferite più comodamente ma con qualche attrito maggiore in fondo alla grotta sulle due grosse colonne con cordoni. Tiro(ne) Lungo cinquantacinque metri, si richiede buona esperienza nell’ allungare bene le protezioni e gestire le Mezze Corde alternatamente negli ancoraggi. | ★★★☆☆ | |
L3 R2 | III | 10 | Traverso di collegamento al tiro chiave successivo, uno spit fix , qualche clessidra , sosta su due Spit fix da congiungere. | ★★☆☆☆ | |
L4 S1\R2 | VII o A0 (V) | 20 | Tratto chiave protetto da 4 spit fix ravvicinati (possibile A0 quindi V obbligatorio), ribaltamento in fessura proteggibile con Friends Rosso, Giallo e Verde Totemcam o equivalenti, presenti anche un chiodo e un cordino su spuntone. Sosta su due fix da congiungere, proprio alla fine della fessura su una comoda cengia. Il tiro successivo è di collegamento, possibilepreferibilmente accoppiare L4+L5 o L5+ L6 (più consigliabile). | ★★★★☆ | |
L5 S1 | III | 10 | Diedro iniziale, proteggere con friend giallo o inferiore, poi un chiodo e subito dopo sosta con a fianco cespuglio di ginepro. | ★★★☆☆ | |
L6 S1 | III\II | 35 | Placca e diagonale a sinistra verso lo spit e il cordone blu su rocce a volte fragili nei primi metri poi meglio fino in cima tra diedri e cespugli , sosta con due fix da congiungere. | ★★★☆☆ |
Tutte le soste sono abbastanza comode
Equipaggiamento Minimo Consigliato:
Corda : mezze corde da almeno 50m. Meglio quelle da 60
Hardware: una serie da 15 rinvii lunghi o meglio “alpine runners”, almeno 3 ghiere, cordini o fettucce per allungare protezioni e costruire le soste. Serie Completa Totem Cam o equivalente, Qualche Chiodo e Martello.
Cordini e fettucce: 2 cordini, 1 kevlar.
Discensori: Reverso|Atc e\o Piastrina Gigi
A piedi verso via minerva e il sentiero alta via 300..
Si lascia la piazza di Termini in direzione via campanella e dopo circa 200m si lascia la strada che continua diritta verso Monte San Costanzo e si comincia a scendere.
Fino alla Punta non c’è praticamente possibilità di sbagliare strada: si segue la stradina principale (da qualche anno lastricata in pietra gialla) lasciate qui o alla piazzetta i vostri mezzi, continuate in discesa fino a lasciare a sinistra via Cercito e poi a destra via Mitigliano.
Dopo questo secondo incrocio si continua a scendere fino a Cancello (passaggio fra il costone e la cappellina). Prima di attraversare questo ingresso, se effettuate l’escursione fra gennaio e marzo, vedrete in alto a sinistra i bellissimi fiori blu elettrico della Lithodora rosmarinifolia, pianta endemica della Penisola Sorrentina e Capri.
Dopo varie centinaia di metri praticamente in piano, fra uliveti, c’è una piccola piazzola sulla destra dalla quale si gode di un’ottima vista sulla Torre di Fossa di Papa e su Capri. Da questo punto in poi la stradina diventa ancora più stretta e potrete ammirare la l’originaria pavimentazione della c.d. via minerva, e dopo poco comincia la discesa finale alla Punta della Campanella.
Prima di raggiungere lo slargo che sovrasta la Torre Minerva (o della Campanella) c’è un sentiero a sinistra che ci conduce in una gola, dove abbiamo predisposto delle corde fisse per scendere più agevolmente, fino alla fine della gola che segna il confine dei due settori principali e con subito le prime vie a destra e sinistra.
📍posizione GPS parcheggio “consigliato” 🅿 falesia qui
📍posizione GPS 🧗per raggiungere il settore qui
per scoprire tutte le novità in tempo reale abbiamo creato una pagina facebook, per tutti i socials l’hashtag è #puntacampanellaclimbing
Visualizza questo post su Instagram
qui di seguito la galleria con le nostre ultime foto
.
Apertura e prima Salita: Maggio 2024 da Francesco Galasso, prima Salita Settembre 2024 con Silvia Bizzi e Diego Conte
Le arrampicate e le escursioni qui si svolgono nel pressi di zona archeologica, in visibile stato di incuria e abbandono, la zona non è segnalata adeguatamente dalle autorità locali competenti, prestare massima attenzione e rispetto sopratutto nei pressi dei ruderi e dell’epigrafe osca.
Le arrampicate e le escursioni sono possibili grazie ai nostri numerosi interventi di pulizia, sistemazione, corde fisse nei punti impervi, manutenzione e apertura vie di arrampicata da parte nostra dal 2011 ad oggi.
Per questo ed altri motivi, leggete il post seguente che mi ha causato una spiacevolissima situazione con €1200 di danni in spese legali. Articolo di seguito:
Punta Campanella, Scritta Osca | Chiarimenti Tecnici Arrampicata
Tutte le informazioni contenute in questa pagina sono tutelate dall’attuale normativa sul diritto d’autore e hanno licenza ed uso esclusivi da parte di direzioneverticale.it . © 2024 direzioneverticale.it
Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale.
La pirateria è una bestemmia per l’arrampicata. Abbiamo sviluppato col nostro tempo, lavoro e denaro!
Chi riconosce l’indispensabile lavoro svolto dai chiodatori?
Un opera resa ancor piu nobile e preziosa dalla sua natura quasi sempre gratuita e volontaria.
Se oggi si può scalare con ampi margini di sicurezza in tutta Italia, lo si deve quasi esclusivamente al lavoro di questi volontari. Clicca sul banner superiore e immetti la tua offerta. Anche pochi euro sono il graditissimo riconoscimento ai nostri sforzi per attrezzare aree di arrampicata. Questa Falesia è stata realizzata con il nostro autofinanziamento e il nostro lavoro volontario.
Questa è la fine della pagina, Se sei arrivato fino a qui, forse hai ritenuto utile il mio lavoro. Ti ringrazio Molto.