Le prime Vie (documentate) Alpinistiche del Meridione
VIA CASTELLANO SUD. SPIGOLO SW
(F. Castellano, F. Guerini, A. De Crescenzo 29 Agosto 1946 )
sviluppo 260m ( con attacco da terra) IV +
Alla dimensione del viaggio si lega l’alpinismo classico, quello della cultura. L’alpinismo è storia perché infatti non si lega solo a una cronaca di salite, primati..superamenti di gradi di difficoltà[…]Ma é vera storia perché é narrazione di un’agire di uomini, con le loro passioni, gioie sacrifici e speranze[…]un’ agire “desiderante”che tenta di liberarsi dagli angusti limiti del consumismo che oggi domina nella società.
ARRAMPICARE A CAPRI UN PO’ DI STORIA
- Nel 1923 Cesare Capuis fu il primo alpinista a scalare il faraglione salendo la normale, giunto sulla cima restò deluso per la presenza di vestigia umane …non demorse e scelse per risalire il versante sud ovest, e scalare l’anticima del faraglione di terra che affettuosamente battezzò “torre della consolazione”, certamente fino a quel momento inviolata.
- Negli anni ’30 la famosa guida austriaca Hans Steger durante un romantico soggiorno con la sua compagna Paula Wiesenger inizia ad aprire vie al faraglione di terra e all’arco naturale
- << nei primi anni del dopoguerra poi, grazie all’opera di un fervente gruppo di alpinisti Napoletani con a capo Francesco Castellano, riprende l’attività arrampicatoria sul faraglione . >>
La storia rimane in stand-by per quasi mezzo secolo, solo tra la fine degli anni ’90 e inizio ’00 ad opera di Francesco Del Franco e dei suoi seguaci si ripresero piu’ attivamente l’apertura e la ripetizione delle vie classiche di Capri.
a proposito dello Spigolo SW Lo stesso F. Castellano definisce nel bollettino :
…la più bella via del faraglione di terra, la piu verticale, esposta, libera, roccia abbastanza solida specie nell’ultimo tratto…
Abbiamo ripetuto questa Via recentemente , proprio qualche settimana fa’, rimanendo entusiasti della bellezza di questo itinerario verticale, assaporando le imprese di personaggi ormai passati a storia “desiderante” , passati da queste guglie aguzze sul mare blu, dei pilastri di roccia simili a “fari ciechi del destino” .
La foto scattata nella mia ultima ascensione (ottobre 2019)qui proposta ha destato l’interesse della National Geographic Magazine Italia, ed è stata scelta per l’articolo “Capri” di Le Montagne Incantate , volume 8 ( )
Fonti: - Appennino Meridionale ed. Cai Napoli - Alpinismo Classico nell'isola di Capri, 2002 Francesco Del Franco ed. La Conchiglia - Rivista mensile Cai Napoli I , 1, 1946, pag. 215.
Articolo e foto ( numero 2 a colori) di Francesco Galasso