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L’età sperimentale che si approfondisce e diventa libro è un viaggio attraverso la vita quotidiana e le emozioni di un uomo che esplora il processo di invecchiamento. «A che somiglia quest’età? – si interroga De Luca –. Alla risalita di un bosco di montagna. Nella fitta vegetazione delle conifere entra poca luce; riesco a vedere solo ciò che mi circonda, mentre verso l’alto gli alberi si diradano, lasciando spazio a radure illuminate. Da questa cima del bosco, posso vedere lontano, scorci di futuro, non il mio, ma quello che esisterà senza di me».
L’età sperimentale, nasce da una singola ripresa in piano sequenza di una “s-cordata” (come la definisce l’autore), ovvero una salita su roccia senza corda né protezioni, del protagonista. Questa diventa una metafora per raccontare la sfida e la bellezza di vivere pienamente la vecchiaia.
Tra le peculiarità di questa produzione spicca l’attesa della neve tra le montagne abruzzesi, prevista da dicembre a gennaio 2024, necessaria per rappresentare visivamente il cammino simbolico verso la vetta della vita.
Erri De Luca è uno scrittore affermato e riconociuto internazionalmente ma anche un artista con una lunga carriera nel mondo del cinema. Nel 2013, ha ricevuto il premio per il miglior cortometraggio al Tribeca Film Festival di New York con Il turno di notte lo fanno le stelle, da lui scritto e interpretato. Tra gli altri progetti cinematografici di cui è protagonista ci sono i documentari Alberi che camminano e La musica provata.
Il film è stato presentato in anteprima nella sezione Proiezioni Speciali del 72° Trento Film Festival. Si tratta di un viaggio intimo e riflessivo nella quotidianità e nelle emozioni di un uomo che esplora il processo dell’invecchiamento. “A cosa somiglia quest’età?” si interroga De Luca. “È come risalire un bosco di montagna. Tra le conifere entra poca luce, riesco a vedere solo ciò che mi circonda, ma verso l’alto i rami si diradano, si aprono radure e c’è più luce. Da questa cima del bosco posso osservare lontano, scorci di futuro, non il mio, ma quello senza di me.” In questo intenso e coinvolgente monologo, De Luca intreccia esperienze personali e riflessioni universali, accompagnando lo spettatore in un emozionante percorso di introspezione e superamento dei limiti.
Le immagini, curate dal direttore della fotografia Samir Iacovone, insieme alle suggestive riprese aeree del drone pilotato da Andrea Farina, sono arricchite da una colonna sonora unica, creata da Francesco Cavasini. Utilizzando strumenti dimenticati, come un antico pianoforte scandinavo e un lamellofono degli anni ’60, le musiche amplificano la potenza narrativa e visiva del racconto. Tra le peculiarità di questa produzione spicca l’attesa della neve tra le montagne abruzzesi, da dicembre a gennaio 2024, necessaria per rappresentare visivamente il cammino simbolico verso la vetta della vita.
Erri De Luca, noto al grande pubblico per romanzi di successo come Non ora, non qui e Il peso della farfalla, è un artista poliedrico con una lunga carriera nel mondo del cinema. La sua capacità di combinare scrittura, interpretazione e produzione lo ha reso una figura unica nel nostro panorama culturale. Nel 2013, ha vinto il premio per il miglior cortometraggio al prestigioso Tribeca Film Festival di New York con Il turno di notte lo fanno le stelle, da lui scritto e interpretato.
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