E’ napoletano come me.
E’ uno scalatore .
Mi sono innamorato del suo modo di scrivere e raccontare, con il libro “il contrario di uno”un titolo sulla solitudine e il suo contrario, quello che infatti puo’ essere proprio una scalata: si e’ soli salendo una parete ma legati a qualcuno che ti sostiene.
Quando notai in libreria questo titolo, in copertina c’era uno scalatore che non conoscevo neanche, era appeso in forte strapiombo. Per capire meglio chi fosse lessi la quarta di copertina , 8b+ Viaggio=infinito, una falesia che conoscevo, il grottone dell’arenauta a Gaeta, lo scalatore era lui, Erri De Luca. Lessi poi questo articolo dal titolo “l’irrinunciabile bellezza dell’arrampicata” e rimasi folgorato. Divenne un padre spirituale della montagna, un rifugio nel cercare l’essenza piu’ poetica del nostro stile di vita comune: la natura e la montagna.
<<Per me scalare ha il valore aggiunto di servire a niente. Nella grande officina quotidiana degli sforzi dedicati a un vantaggio, a un tornaconto, scalare è finalmente affrancato dal dovere di essere utile. Disobbedisce alla legge di mercato che prevede contropartite all’investimento>> cosi’ scrive in uno dei suoi libri/poesia, mi sono sentito un rivoluzionario solo per il fatto di appartenere alla categoria degli Scalatori!
Se poi un giorno tutto questo si materializzasse e questo unico personaggio venisse a scalare sulle tue vie, sulle tue falesie e si servisse della tua guida? Non sapete che privilegio per me e’ stato accompagnare Erri De Luca, abbiamo percorso insieme il Sentiero degli Dei da Agerola a Positano, scalato alla Falesia degli Dei e alla Grotta del ciglio Alto ho avuto modo cosi’ di conoscere l’uomo piu’ che il personaggio, passando con lui e i suoi amici tanto tempo prezioso.
Francesco Galasso