Capri – Direzione Verticale™ https://www.direzioneverticale.it/it Associazione | Onlus Wed, 04 Sep 2024 11:53:12 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.2.6 https://www.direzioneverticale.it/wp-content/uploads/2018/06/cropped-logo.fw_-32x32.png Capri – Direzione Verticale™ https://www.direzioneverticale.it/it 32 32 ultime disponibilità ! SupNClimb®🧗+🏄‍♂️ Amalfi Coast 🇮🇹 climbNsail®️⛵️+🧗‍♂️Sorrento – Capri 🇮🇹 attività acquatiche con arrampicata Agosto 2024 https://www.direzioneverticale.it/it/ultimedisponibilitaagosto2024.htm Thu, 01 Aug 2024 11:32:12 +0000 https://www.direzioneverticale.it/?p=11603

Ultime date , ultime chances sup o kayak  con arrampicata
🗓️07 agosto 2024 SOLD OUT

🗓️18 agosto 2024 SOLD OUT

🗓️28 agosto 2024 Ancora disponibili pochi posti

Esplorare la Costiera Amalfitana su una SUP board è un’esperienza che unisce l’avventura con la bellezza mozzafiato di uno dei luoghi più incantevoli d’Italia. Direzione Verticale ti invita a scoprire questo angolo di paradiso con un tour di esplorazione e arrampicata in stile DWS (Deep Water Soloing). Immagina di pagaiare lungo la costa, immerso nella natura, con il sole che illumina le acque cristalline , le grotte e le scogliere imponenti che si stagliano all’orizzonte.

Il Deep Water Soloing è una disciplina che esalta l’essenza dell’arrampicata libera, in maniera sicura grazie all’acqua sottostante e al supporto dei nostri istruttori e guide. Le falesie della Costiera Amalfitana offrono una varietà di percorsi per arrampicatori di tutti i livelli, dai principianti agli esperti. Ogni salita è un’opportunità per testare la propria forza e agilità, con la sicurezza di tuffarsi nelle acque profonde e rigeneranti del Mediterraneo in caso di caduta.

La nostra missione è promuovere un approccio rispettoso e sostenibile all’ambiente, valorizzando le risorse naturali senza comprometterne la bellezza. Durante il tour, sarai accompagnato da guide esperte che condivideranno con te la loro passione per lo sport e la natura, offrendoti consigli tecnici e racconti affascinanti su questo territorio unico. Insieme, vivremo un’esperienza indimenticabile, dove l’azione e la condivisione si fondono in un’avventura che resterà nel cuore di ogni partecipante.

PROGRAMMA SUPNCLIMB(R)

Cosa include:
– 4h in sup board (limitatissimi) o kayaks🛶🏄🏼‍♂️
– esperienza CLIMBING 🧗‍♀️ Dws deep water soling con guida / istruttore
– ampio spazio solarium

Cosa non include :
– tovaglie e asciugamani
– noleggio scarpette arrampicata
– aperitivo o pranzo a fine esperienza (in spiaggia con extra)

📍meeting point piazza antistante spiaggia 

Cose utili da avere con se :
– 🎒Sacco a tenuta stagna disponibile a noleggio.
– 💧Abbondante acqua o bibita isotonica.
– 🧴crema solare.
– 🦟 Repellente.
– 👔👗 👙🩳Abbigliamento comodo sportivo / costume da bagno
– 🕶️ occhiali da sole

 

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PROGRAMMA CLIMBNSAIL(R)

Ultime date , ultime chances sailing con climbing

🗓️20 agosto 2024
🗓️29 agosto 2024

Climb n Sailing a sorrento e Capri, crociera itinerante
tra DWS climbing area, cale e sopratutto  le acque cristalline di Capri e Sorrento, saremo al centro del Mediterraneo più autentico ed esclusivo.

Le barche veleggiano eleganti, spinte dal vento gentile che accarezza le vele bianche. Ogni baia nascosta e ogni grotta segreta raccontano storie di fantastiche scalate con il blu profondo farà da sfondo. L’aria è intrisa di profumi di limoni e di salsedine, di sorrisi soddisfatti, di scarpette che toccheranno le rocce calcaree taglienti, concludendosi con i molteplici brindisi a bordo. I faraglioni di Capri si stagliano maestosi contro l’orizzonte, promettendo avventure indimenticabili e momenti di pura magia.

Cosa include:
– 8h ⛵️crociera itinerante tra le cale della penisola sorrentina e Capri con skipper
– esperienza CLIMBING 🧗‍♀️ Dws deep water soling con guida / istruttore
– ampio spazio solarium ⛱️su barca a vela 10m cabinata dotata di molti comforts
– frigo❄️ bar 🍹 con soft drinks ( disponibile corrispondendo prezzo extra drinks alcolici )
– possibile su richiesta pranzo in ristorante sulla spiaggia di Nerano o Capri

Cosa non include :
– tovaglie e asciugamani
– noleggio scarpette arrampicata
– pranzo

📍meeting point https://maps.app.goo.gl/qnz8vuWbtw73ziZ66?g_st=com.google.maps.preview.copy ( marina di cassano / piano di sorrento )

Cose utili da avere con se :
– 🎒Zaino capiente o ancora meglio sacco a tenuta stagna.
– 💧Abbondante acqua o bibita isotonica.
– 🧴crema solare.
– 🦟 Repellente.
– 👔👗 👙🩳Abbigliamento comodo sportivo / costume da bagno
– 🕶️ occhiali da sole

 

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ALPINISMO CLASSICO A CAPRI – VIA DELLA “RAMPA” (parete est) MONTE S.MARIA https://www.direzioneverticale.it/it/alpinismo-classico-a-capri-via-della-rampa-parete-est-monte-s-maria.htm Mon, 26 Feb 2024 21:27:26 +0000 https://www.direzioneverticale.it/?p=11118 VIA DELLA “RAMPA” (parete est) MONTE S.MARIA – ISOLA DI CAPRI

 Romolo Ottaviano Gianni

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INTRODUZIONE:

F. del Franco e W. von Arx, dicembre 1988. Sviluppo totale, dall’attacco fino all’incrocio con il sentiero del “Passetiello”, circa 250 m.

Difficoltà tecnico-arrampicatoria: III grado; (pass. di V-)

Bellissima, estetica e panoramica ascensione, sfrutta la logica ed evidente cengia erbosa a tratti rocciosa e verticale, che in maniera obliqua porta dalla base della parete est direttamente su in cima agli aerei pratoni sommitali, dove si riconnette con l’uscita del famoso e anch’esso panoramico sentiero del “Passetiello” al Monte Santa Maria (anticima del Monte Solaro).

DESCRIZIONE:

Può intendersi quindi come “variante” scalatoria del più celebre  sentiero del “Passetiello”. Consigliabile per chi ama escursioni in luoghi suggestivi e solitari dell’isola, difficili da raggiungere se non dotati di una minima abilità alpinistica, e dove la componente d’avventura, è di molto predominante su quella meramente sportiva dell’intero itinerario. Trattasi comunque di una via alpinistica, con tratti di roccia mai completamente buoni, anzi a tratti pessimi, che si alternano a tratti di terra scoscesa o prati verticali esposti, man mano sempre più facili e percorribili, fino all’uscita sommitale, ma caratterizzata da un avvicinamento difficoltoso e impervio.

Con la recente ultima ripetizione e restauro dell’itinerario da parte di chi scrive, sono state aggiunte protezioni fisse (cordoni) a quelle già presenti in loco  tradizionali (chiodi). Queste sono state comunque valutate dal sottoscritto in buono stato di conservazione, nonostante la loro vetustà (1988) ed esposizione agli agenti atmosferici e di aerosol marino che hanno subito.

(c)2024 Google Maps

ACCESSO:

Dalla rotatoria di Due Golfi, prendere a piedi via Torina, costeggiando l’ospedale comunale Capilupi, e poi seguire le indicazioni per Passetiello.

Al primo bivio si prende a sinistra e poi a salire una rampa di scale. Invece di proseguire interamente le scale che porterebbero alla falesia “Paolo Galli” , si traversa a sinistra in orizzontale, imboccando un sentierino pianeggiante che conduce alla villa della “Formica Felice“. Superata quest’ultima, si svolta a destra e poi a sinistra, scavalcando un muretto di contenimento, poi una rampetta di scale e poi  ancora un altro muretto. Da qui l’avvicinamento diventa faticoso e si consiglia di munirsi di falcetto e cesoie da giardinaggio, poiché ci si addentra entro una fitta vegetazione mediterranea incolta e selvatica costituita da lentischi, lecci e rovi di spine avvolti fra di loro. Si consiglia di tenere a vista sempre come riferimento la parete rocciosa, mantenendosi al di sotto di essa continuando sempre traversando verso sinistra faccia a monte. Oltrepassare il monotiro spittato con targhetta metallica alla base con scritto “Euphorbia”, continuando sempre verso sinistra e aiutandosi con i vecchi cordoni passamano presenti in loco ma oramai inghiottiti dalla vegetazione. Superato ancora un tratto di  parete giallastra strapiombante,  conviene perdere leggermente quota di qualche metro voltando a sinistra verso il mare, attraversando faticosamente dei fitti rovi di spini, finché non si perviene nei pressi di un antico e diruto muretto di pietrame a secco, che una volta sormontato e risalito porta, non prima di aver attraversato ancora un altro sbarramento di rovi spinosi, alla base del canale pietroso/ghiaioso. Questo si trova alla nostra destra guardando in alto. Ora superare un primo risaltino di  facili roccette e continuare per un centinaio di metri di dislivello, risalendo lo scosceso e sempre più ripido ghiaione detritico, camminando fin sotto la parete dove si fa verticale. Ora, guardando leggermente a sinistra, si noterà un cordone fisso colorato (cordone rosa) attorno ad un rametto di rosmarino selvatico, che segna l’attacco vero e proprio della via.

(c)2024 Google Maps

Primo tiro:

L’attacco è in prossimità del cordino rosa legato attorno ad un solido ramoscello di rosmarino selvatico.

Scalare la non banale e sporca paretina tenendosi sul filo dello spigoletto e seguendo i chiodi tradizionali presenti nascosti qua e là dalla vegetazione ed integrando possibilmente con friends ( 3 ch.). Proseguire sempre tenendosi sulla verticale di una pianta di leccio selvatico sospesa al di sopra (cordone fisso); la si supera e ci si sposta lievissimamente con i piedi a sinistra (ch.), ribaltandosi, si guadagna più facilmente uno scosceso pendio roccioso da percorrere interamente puntando alle rocce sovrastanti (ch.), per poi traversare nettamente a destra e mirando a un leccio costituito da 3 fusti di tronco uniti fra loro alla base; sostare su cordoni fissi presenti, scartando l’opzione di fare sosta sul leccio più grande situato ancora più alla destra. (40 m IV/IV+ con inziale passetto di V- , 5 ch , cordone fisso).

Secondo tiro:

Si risale un  canale sporco e terroso per un paio di metri (cordone su tronco). Si continua sempre nel canale terroso che ora presenta un aspetto più roccioso, ma di pessima qualità, fare attenzione a massi instabili presenti e cercare di proteggersi con protezioni mobili ( friend) in fessure che siano sufficienti a tenere un eventuale caduta. Delicatamente si scavalca il pendio e si perviene ad una larga cengia erbosa a mo’ di terrazza, superando a destra un masso gigante appoggiato; superarlo e puntare fin sotto la parete verticale sovrastante dove si sosta comodamente su chiodo e cordone fisso arancione legato attorno ad un fortissimo ramo di rosmarino. ( 35 m II/III-).

Terzo tiro:

Si percorre la rampa erbosa e cespugliosa in conserva, tenendosi presso l’ immensa e incombente parete verticale sovrastante, e stando attenti all’esposizione dei dirupi sottostanti, che però diminuisce mano mano che si prosegue. Continuando sempre in conserva per esposto sentierino mantenuto pulito più dal passaggio delle capre che dalla presenza di altre forme di vita, tenersi sempre paralleli alla parete e per logicità puntare ad una selletta, superata la quale si perviene finalmente all’uscita sui pratoni verticali sommitali del Passetiello (cordone arancione fisso in clessidra). ( 140 m, pass II, resto elementare)

Da qui si può continuare camminando in salita lungo il sentiero fino a raggiungere l’Eremo di Santa Maria a Cetrella, oppure si prsegue sempre a piedi, in discesa lungo  il sentiero del Passetiello  e poter cosi ritornare in località Due Golfi, ovvero al punto di partenza.

 

APRITORI:

Francesco del Franco, padre dell’alpinismo in Campania, è stato molto di più di un vero appassionato di montagna, è stato un uomo straordinario e solo chi ha avuto il privilegio di conoscerlo può capire. Francesco “è stato uno degli ultimi grandi signori napoletani, nei modi e nel ragionamento”, ha scritto di lui la giornalista Mirella Armiero. Da anni assiduo frequentatore delle Dolomiti, Francesco si avvicinò all’alpinismo dapprima grazie alla guida fassana Renzo Favé e successivamente seguendo i consigli di Luigi Ghedina “Bibi”, guida alpina e Scoiattolo di Cortina.

Grande amante dell’anima nascosta e più recondita di Capri.

Quest’ultima che sino alla fine dell’Ottocento, e prima del successo turistico e mondano, era ancora chiamata “La Rupe de’ Disperati”, “uno scoglio entro mare … al pie’ dell’amenissimo promontorio di Surrento”. L’isola era vista come un sasso dal quale era sicuro “sfracellarsi o andare in abisso dentro al profondo mare che la circonda”.

È merito di del Franco aver ripreso, recuperato e razionalizzato tutte le esperienze alpinistiche capresi, ripercorrendo le vie classiche, aprendone di nuove, e, soprattutto scrivendo per l’Edizioni La Conchiglia, il libro-guida “Alpinismo classico nell’isola di Capri”, nella quale sono relazionate numerose altre vie di arrampicata in giro per l’isola, oltre alla qui presente “via della Rampa”, alcune già esistenti per esempio sui mitici Faraglioni, altre attrezzate ed aperte da lui stesso. Creando un rinnovato rapporto tra l’ambiente alpinistico dolomitico e quello caprese, furono anni intensi, da un punto di vista alpinistico, che diedero nuovo impulso alla conoscenza di quelle pareti rocciose. Le rocce capresi non erano più “La rupe de’ Disperati”. Francesco aveva dato vita, fiato e concretezza ai celebri versi di Pablo Neruda: Capri è ormai diventata “Reina de Roca”.

Insieme alla compagna Pia Hullman e ad amici locali, come Luigi Esposito, o ai forestieri, come gli Scoiattoli di Cortina, dei quali era assiduo frequentatore ed amico, fra i quali in primis il grande alpinista e arrampicatore Enrico Majoni, aveva cosi inaugurato, a cavallo degli anni 90, una felice stagione esplorativa ed alpinistica sull’isola.

Mantenendo però sempre uno stile ed un taglio esclusivo o se vogliamo elitario, fece di questa attività, di questo alpinismo, un alpinismo “di nicchia” e non alla portata di tutti, come non alla portata di tutti è o per lo meno era, l’isola di Capri.

“Alpinismo classico sull’isola dio Capri”, non si configura soltanto come un’attenta guida alle arrampicate capresi, ma propone uno stile di vita, un modo di essere al tempo stesso originale, per non dire unico, e un modus vivendi profondo e al tempo stesso leggero e, per usare una sua espressione, “non banale”.

Da quelle pagine introduttive si deduce come del Franco non si sentisse mai isolato nelle sue peregrinazioni montanare, poiché forte era in lui il senso di incarnare una tradizione alpinistica che aveva profondamente assimilato, ma che aveva, in un certo qual senso, saputo stimolare e attualizzare.

Secondo del Franco la storia ci ha mostrato come l’alpinismo, e più in generale l’”andar per monti” sia profondamente legato alla cultura, sia quella per così dire scientifica, sia quella umanistica. «Da un punto di vista tecnico – egli scrive – abbiamo definito l’alpinismo classico quella forma di alpinismo in cui non vengono utilizzati i chiodi a pressione (i cosiddetti Spit: ndr) o strumenti equivalenti né per la progressione né per la sicurezza. Caratteristiche di questo tipo di alpinismo sono la ricerca dell’avventura in senso lato, del rischio calcolato, la curiosità e la disponibilità al viaggio esplorativo. In questa prospettiva la fantasia, l’intuizione, l’esperienza dell’ambiente e della roccia sono doti necessarie per la scelta dell’itinerario di salita che, nel limite del possibile, deve soddisfare anche esigenze squisitamente estetiche».

Estetica e tecnica devono andare di pari passo con il rispetto per la montagna, e per la logica delle ascensioni alpine che mal sopporterebbero l’uso intensivo e ravvicinato dei chiodi a pressione, con conseguente utilizzo dei trapani e la foratura della roccia.

Cos’era dunque, alla fine, l’alpinismo, e l’alpinismo classico in particolare, per Francesco del Franco? Ecco le sue parole: «Credo che sia confortata dai fatti la conclusione, a cui è arrivato chi scrive, che l’alpinismo non sia riducibile a mera attività sportivo-ricreativa, ma costituisca un patrimonio culturale prezioso per configurare un non banale ‘stile di vita’, e che il legame tra cultura e alpinismo sia la chiave di lettura per assicurare a quest’ultimo un non precario futuro… Ciò che conta, credo, è che alla fine della giornata ognuno abbia realizzato un proprio progetto intimamente costruito, sulla base della conoscenza di se stesso, senza condizionamenti di mode, miti, velleità competitive ed exploit tipici della nostra società proditoriamente consumistica. Chi praticherà l’alpinismo con tale spirito, in qualunque modo e a qualsiasi livello di difficoltà, avrà in qualche modo contribuito al grande gioco dell’alpinismo propriamente inteso».

L’alpinismo per del Franco era infine la capacità di mettersi in gioco nella conoscenza piena dei propri limiti, e anzi una vera e propria filosofia del limite – saper conoscere le proprie attitudini, “sentire” il proprio corpo sottoposto alle sollecitudini dello sforzo atletico, raggiungere un’armonia fisica e mentale – può essere considerato il senso alpinistico profondo del suo andar per monti.

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Dws 🌊 Amalfi Coast 🇮🇹- Climbing Arrampicata – Feat. Filip Babicz – ☕ Caffè Americano 25M https://www.direzioneverticale.it/it/dws-%f0%9f%8c%8a-amalfi-coast-%f0%9f%87%ae%f0%9f%87%b9-climbing-arrampicata-feat-filip-babicz-%e2%98%95-caffe-americano-25m.htm Fri, 15 Jul 2022 12:22:45 +0000 https://www.direzioneverticale.it/?p=10562 il #DeepWatersoloing o #psicobloc in Costiera Amalfitana è stato sviluppato da Francesco Galasso ( @direzioneverticale ). In questo docu-video, riassumiamo questa piccola storia ma dalle grandi emozioni. Le prime vie aperte, fino a quelle più “psico”(bloc), caffè americano è una di queste, una via di ben 25 metri con il profondo mare blu della costiera da sfondo. Aperta nel 2015 a cordoni e #firstascent free solo nel 2017 da Francesco Galasso, nel 2021 ha ricevuto la prima ripetizione con la salita di Filip Babicz

le informazioni le mappe i contenuti su questo stile di arrampicata alle nostre climbing area

Mappe Deep Water solo Psicobloc

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🧗🏽‍♀️Punta Campanella | Capri 🌊Multipitch Retreat⛵ https://www.direzioneverticale.it/it/punta-campanella-capri-multipich-climbing-retreat-nov-21.htm Thu, 28 Oct 2021 12:07:18 +0000 https://www.direzioneverticale.it/?p=10273 corso arrampicata multipitch vie lunghe Punta Campanella Capri:

Muoversi su più tiri richiede conoscenze che vanno al di là del solo arrampicare!

Questo retreat, si occuperà di corde doppie, manovre base e gestione delle soste. Tutto ciò per avviare persone che siano poi in grado di muoversi autonomamente su vie “sport multipitch” ovvero di vie di arrampicata di più lunghezza con protezioni fisse e mobili in parete. Non verrà tralasciata la sicurezza: gestione dei ruoli, comandi, precauzioni e abbandono della parete in emergenza.


Le nostre proposte per il Multipitch sono anche:
Stage “Trad” multipitch
Stage Ice Climbing Multipitch
Stage Alpinismo
Stage Alta Montagna

Dedicato a chi scala già su monotiri in falesia e vuole ampliare la propria esperienza “arrampicatoria” tra le pareti a picco sul mare o in montagna.

attrezzature consigliate di seguito

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La nostra gallery di seguito.
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bibliografia

Capri e l’alpinismo classico \ Francesco Galasso

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Alta Via dei Monti Lattari – Traversata Costiera Amalfitana Sorrentina https://www.direzioneverticale.it/it/alta-via-dei-monti-lattari-traversata-costiera-amalfitana-sorrentina.htm Fri, 11 Aug 2017 21:18:46 +0000 https://www.direzioneverticale.it/?p=5481 Alta Via dei Monti Lattari – Traversata Costiera Amalfitana Sorrentina

Dal 1997 la Costiera Amalfitana è inserita tra i siti della Lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco e questo riconoscimento, legato alla sua unicità dal punto di vista identitario, artistico ambientale e culturale la rende l’ombelico dell’intero bacino del Mar Mediterraneo. La repubblica amalfitana era detta la più prospera, nobile ed illustre città della Longobardia»… qui abitavano i migliori navigatori del tempo ed in cui giungevano mercanti provenienti da tutte le parti del mondo allora conosciuto…». Alla base delle sue fortune il legname di cui all’epoca erano ricchissime le montagne costiere.

L’ Alta Via Dei Monti Lattari (00) è un itinerario escursionistico/ alpinistico di queste lussuregianti montagne a picco sul mare blu di Amalfi, Positano, Ravello, Sorrento e Capri. Percorre i novanta km della dorsale della penisola Amalfitana Sorrentina , denominata catena dei #montilattari .
Autorevoli fruitori dell’antica via ( ndr Giustino Fortunato ) l’hanno definita la mescolanza perfetta di mari e monti. Una scoperta in ogni punto del territorio che renderà sempre diverso lo stesso panorama col blu del mare, col verde dei terrazzamenti coltivati, col giallo dei limoni o il rosso delle viti autunnali.

Visita la pagina Alta Via dei Monti Lattari cliccando QUI 

Iscriviti alla pagina facebook e ai relativi eventi cliccando QUI 

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Un ricordo ad Adriano Trombetta https://www.direzioneverticale.it/it/un-ricordo-ad-adriano-trombetta.htm Mon, 27 Feb 2017 21:25:55 +0000 https://www.direzioneverticale.it/?p=5217  

Oggi sono a disfare uno zaino e prepararne uno nuovo, per la prossima avventura, questa volta però sarà senza te.
Porto con me il tuo esempio, ci metto dentro la tua voglia di vivere fino in fondo, il tuo immenso sapere e l’esprimersi sinceramente, senza mezze misure.
Hai lasciato traccia del tuo modo di essere dalle Alpi al mio Sud… la traccia più significativa e bella l’hai lasciata non solo sulle tue Vie ma nelle Persone che ti ammirano e ti ritengono un esempio.
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“SCALARE” è il mio credo, il mio bisogno, le parole che non dico, la mia fatica, la mia povertà, il mio pianto. Sono qui ma io “scalo” con la mente <<…>> io “scalo” il mio essere con la ricchezza che so di avere e che mi seguirà ovunque <<…>> ( Libero adattamento de’ “la lettera di Rudol’f Nureev” )
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<<Una VIA è la nostra voce, ciò che vogliamo comunicare, ciò che vogliamo mostrare.
Michelangelo diceva che la figura è già nel blocco di pietra, per mostrarla bisogna togliere ciò che c’è intorno…
Io dico che la “via” è già nella natura. Tracciandola parliamo attraverso ad essa”>> ( Adriano Cesare Augusto Trombetta )

Grazie per le Foto:
DirezioneVerticale.it
Bshopzone
Anuschka Sophie Jänicke

planetadriano

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Farglione di Mezzo, Arco dell' Amore Capri Italia. Adriano Trombetta su "Tramonti"

Farglione di Mezzo, Arco dell’ Amore Capri Italia. Adriano Trombetta su “Tramonti”

Io ( Francesco Galasso ) e Adriano Trombetta al castello di Lettere (Na)

Io ( Francesco Galasso ) e Adriano Trombetta al castello di Lettere (Na)

Adriano (Trombetta) mi aspetta in sosta al primo tiro di Nautilus Valle Orco Piemonte Gran Paradiso

Adriano (Trombetta) mi aspetta in sosta al primo tiro di Nautilus Valle Orco Piemonte Gran Paradiso

Adriano (Trombetta) mi aspetta in sosta al primo tiro di Nautilus Valle Orco Piemonte Gran Paradiso

Adriano (Trombetta) mi aspetta in sosta al primo tiro di Nautilus Valle Orco Piemonte Gran Paradiso

Lezione di Adriano Trombetta allo Stage Ice Climbing organizzato da direzioneverticale.it

Lezione di Adriano Trombetta allo Stage Ice Climbing organizzato da direzioneverticale.it

le Topos delle vie Chiodate insieme ad Adriano Trombetta in Campania

le Topos delle vie Chiodate insieme ad Adriano Trombetta in Campania

Adriano Trombetta a Lillaz indossando la maglia appena regalatagli da direzioneverticale.it

Adriano Trombetta a Lillaz indossando la maglia appena regalatagli da direzioneverticale.it

Adriano Trombetta in sosta alla Montagna Spaccata a Gaeta (Lt)

Adriano Trombetta in sosta alla Montagna Spaccata a Gaeta (Lt)

Adriano Trombetta e lo spigolo della Croce del Sud a Gaeta (Lt)

Adriano Trombetta e lo spigolo della Croce del Sud a Gaeta (Lt)

 

<<Una VIA è la nostra voce, ciò che vogliamo comunicare, ciò che vogliamo mostrare. Michelangelo diceva che la figura è già nel blocco di pietra, per mostrarla bisogna togliere ciò che c’è intorno… Io dico che la “via” è già nella natura. Tracciandola parliamo attraverso ad essa”>> ( Adriano Cesare Augusto Trombetta ) Ph : Anuschka Sophie Janicke @adrianocesareaugusto trombetta su Spartacus , #Falesia Lettere #Napoli #direzioneverticale ℹ www.direzioneverticale.it #climbwithgods #klettern #arrampicata #climbing #escalade #klatring #climbing_is_my_passion #climbing_pictures_of_instagram #climbingphotography #climbgirls #adventure #sorrento #pompei #herculaneum #pompeii #naples #alpinism #trekking

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