Alessandro “Jolly” Lamberti su Egger 8b+(?) (hyperlapse).
Nella splendida spiaggia della Molpa, a Capo Palinuro, una delle falesie più belle del centro sud, una delle linee più belle per l’alta difficoltà. Il grado proposto è intorno all’8b+/8c, ma in condizioni invernali, senza il sole forte (il 26 ottobre facevamo ancora il bagno in mare) potrebbe risultare leggermente più facile.
Sta per uscire il nuovo libro di Alessandro “Jolly” Lamberti. Disponibile dal 15 novembre. RUN OUT.
Irriverente, scandaloso, romantico, antipatico, diffamatorio, istruttivo
Eravamo entrambi appesi al chiodo arrugginito e Luca, appena sopra di me, stava cercando di tenere fermo il cappuccio del K-way che sbatteva per il vento. I moschettoni che avevo indosso cominciarono a friggere come un cavo dell’alta tensione. I miei capelli, lunghi e lisci, si rizzarono come aculei di porcospino. Guardai il Grazzini: come il comandante di una nave in mezzo alla tempesta, assaporava ogni istante dell’impeto che la natura manifestava; ciò che accadeva non era buono né cattivo, era un terrore sublime, eroico e senza mediazione; un terrore che muoveva le stesse corde della gioia – per lui, almeno, sentivo che era così, sentivo che stava godendo di quello spettacolo (…) la pulsione vitale raggiungeva il suo apice, il temporale aveva innescato un nuovo sentire, una nuova vita, come la creatura di Frankenstein, aveva aperto quel cassetto che normalmente rimane chiuso e protetto.
Sentivo il flusso inarrestabile dell’acme che montava, come uno starnuto che cerchi di reprimere ma non puoi, allora pensai a Kant, cercai di ripetere a mente l’inizio dell’introduzione a La critica della ragion pura, ma lei si era alzata un attimo, per cercare di liberarsi da quella scomoda imbracatura, e io la vidi (…) e quella maledetta luna era lì, come un proiettore da fotografo a illuminare una modella, e la vidi davanti a me, con i seni eretti (…) era poggiata con la schiena alla roccia, la piccola sporgenza bastava a contenere soltanto metà del suo sedere, ma la corda tesa la sosteneva; con un moschettone a ghiera unii le due imbracature, i miei piedi poggiavano sulla parete ma il corpo era sospeso nel vuoto. A un certo punto lasciammo completamente l’appoggio, e l’elasticità della corda, che si tendeva per un doppio carico, ci cullò morbidamente, mentre ci baciavamo l’uno legato all’altra
Alessandro “Jolly” Lamberti Bocconi. Guida alpina, allenatore, scrittore e blogger. E’ stato il primo italiano a salire una via di 9a; ha scalato oltre 300 vie intorno al grado 8a o superiore. Da trent’anni, senza interruzioni, sale su vie di ottavo grado e da trent’anni insegna a scalare. Vive a Roma ma appena può gira il mondo in cerca di nuove pareti. Il suo primo libro, “Jollypower – metodi di allenamento per la scalata” edito da Versante Sud, è stato definito da molti critici come il miglior testo tecnico per la scalata moderna e ha venduto quasi 10.000 copie solo in Italia. Pubblica i suoi articoli e i suoi racconti sul sito www.climbook.com.
Questo non è un manuale, ma una storia vera in cui l’autore si mette a nudo, raccontando i lati gioiosi ma anche quelli tragici, erotici, divertenti, romantici di questa tribù – gli scalatori – nevrotica e vitale.